Perchè confezionare

La risposta potrebbe sembrare semplice. Perchè lo richiede il mercato. Messa così potrebbe sembrare che chi decide di confezionare i propri prodotti lo faccia solamente per adeguarsi a normative e richieste altrui. Invece dovremmo considerare altri aspetti del confezionamento, non come un costo ma come un valore aggiunto al contenuto. “Vestire” un prodotto nel modo adeguato vuol dire comunicare all’esterno del nostro stabilimento tutto ciò che noi mettiamo nella realizzazione del singolo prodotto. Ovvero passione, amore, sacrificio, identità, investimenti, ore di lavoro, rapporti umani. Dietro ogni realizzazione c’è un emozione, c’è una filosofia che deve essere trasmessa dall’incarto, vedere lo stesso come semplice protezione vuol dire fermarsi a osservare un solo punto di vista. L’involucro non deve “tradire” il contenuto e viceversa.

Anche per questo motivo ogni prodotto avrà bisogno di un imballo adeguato sia sotto il profilo grafico che tecnico. Fattore importante è la “vita di vendita” (shelf life) che vorrete dare al prodotto una volta uscito dal vostro stabilimento, questo vi permetterà una maggiore possibilità di vendita e abbatterà gli sprechi.

Altro aspetto importante è l’impatto ambientale. In attesa che i nuovi materiali biodegradabili e compostabili (es. PLA) siano applicabili a tutti i sistemi di confezionamento e disponibili in quantità sufficiente a coprire il fabbisogno mondiale, oggi come in futuro, il miglior modo per salvaguardare l’ambiente in cui viviamo si fa applicando i giusti comportamenti e quindi praticare la raccolta differenziata e un consumo sostenibile.

  • Impiegare materie prime derivate da risorse rinnovabili
  • Riducendo gli scarti
  • Impiego di materiali della grammatura idonea
  • Utilizzando prodotti innovativi e sicuri, che permettano di aumentare la “shelf life” dei prodotti alimentari, riducendo così gli sprechi alimentari.